Tra i prodotti presidio Slow Food c’è il sale di Trapani, nel litorale ovest della Sicilia, che va da Trapani e Paceco fino ad arrivare a Marsala. Le saline sono dislocate lungo quella che è chiamata la “via del sale”. Fiore all’occhiello della gastronomia siciliana ricco di proprietà e dal particolare sapore che lo rende adatto a numerosi utilizzi in cucina. Il sale è uno dei minerali più antichi. Costituisce un elemento molto importante per nostra salute. Il sale marino di Trapani, si produce da luglio a settembre, ma è possibile reperirlo durante tutto l’anno.
Il sale integrale di Trapani non è sottoposto a processi di raffinazione o lavaggi che ne alterano le proprietà: conserva gli oligoelementi originari. Si ottiene lasciando evaporare l’acqua del mare all’interno delle saline, parte integrante del suggestivo panorama del corrispondente tratto della costa siciliana. Reca in sé il valore aggiunto donato dall’azione naturale del sole e del vento.
Per questo, e tanto altro, nell’aprile 2011 il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha riconosciuto al sale prodotto la IGP con la denominazione “Sale marino di Trapani”. Per il metodo di “coltivazione”- il sale di Trapani è raccolto a mano dal salinaio – è stato dichiarato Presidio Slow Food.
I produttori di sale di Trapani sono diversi. Tra tutti vi segnalo “Riserva del mare” esistente da più di 100 anni, della Famiglia Culcasi.
Da oltre 100 anni, la famiglia Culcasi è la famiglia del sale.
Da quattro generazioni, qui continuano a vivere le tradizioni secolari degli antichi salinai trapanesi. Nel segno del lavoro, della fatica e del rispetto della cultura di un’attività capace di plasmare l’identità di un intero territorio.
Legata al territorio delle saline di Trapani, la Salina Culcasi in contrada Nubia produce e commercializza il sale marino di Trapani rispettando le abitudini e i riti classici, coltivando e raccogliendo questo prezioso dono del mare all’interno della Riserva delle Saline di Trapani, area WWF e luogo FAI.
L’attività estrattiva del sale marino trapanese è svolta in uno dei luoghi più belli della Sicilia, a tratti incantato, habitat naturale dei suggestivi fenicotteri rosa e di numerose altre specie di uccelli acquatici. Vasche e piccoli mulini a vento si alternano con lo sfondo del mare che si fonde col cielo. C’è un pizzico di magia e tutto assume contorni pittoreschi: merita di essere immortalato, soprattutto al tramonto.
La nascita del Sale Marino
Pulitura delle vasche (in inverno). La salina viene riempita d’acqua dopo l’ultima lavorazione, a marzo va svuotata con delle pompe, pulita, livellata e risistemata negli argini, riparando gli eventuali danni creati dal periodo di inattività invernale.
Riempimento delle vasche. Sfruttando le maree (una volta anche grazie alla forza del mulino a vento), inizia quindi il riempimento delle vasche con operazioni di travaso tra le stesse che hanno nomi e utilità specifiche.
Coltivazione del sale. Giunta nelle vasche salanti, l’acqua inizia ad evaporare e il sale finalmente si cristallizza, per essere pronto ad essere frantumato e raccolto a fine luglio e ad agosto.
Raccolta del sale. Il sale sistemato in mucchi dai salinari, negli spazi posti dinanzi alle vasche. Poi, coperto con tegole che lo riparano da intemperie e sporco.
Asciugatura naturale. Naturalmente è necessario che prima il sale asciughi, eliminando così i piccoli residui di acqua che possono esserci. Questa fase è assolutamente naturale e avviene grazie ai raggi del sole.
Confezionamento. Una volta asciutto viene macinato e confezionato con molta attenzione. I sacchetti sono confezionati meccanicamente. Mentre, i barattoli vengono riempiti e tappati manualmente.
Dedicano una parte importante del loro lavoro alla preparazione di un prezioso sale aromatizzato tipico ed artigianale. Lo producono e lo confezionano seguendo le antiche tradizioni del territorio che si tramandano di generazione in generazione, aggiungendo spezie ed aromi che ricavano rigorosamente a mano dai prodotti caratteristici della Sicilia.
Disponibile ai visitatori il Museo del sale delle Saline Culcasi, nella Contrada Nubia.